L'istruzione non è memorizzare che Hitler ha ucciso 6 milioni di ebrei.
L'istruzione è capire come è stato possibile che milioni di tedeschi comuni fossero convinti che fosse necessario farlo.
L'istruzione è anche imparare a riconoscere i segnali della storia quando essi si ripeteno.
(Chomsky)
Nota: Dato che Chomsky ha scarse conoscenze economiche, è però necessario aggiungere un appunto. Parafrasando Ludwig von Mises dal libro Teoria e Storia: senza la conoscenza di una adeguata teoria economica non si possono interpretare correttamente gli eventi storici e quindi non è possibile imparare granché dalla storia.
Lo scorso weekend non è stato un bel week-end. Anche se ho passato due belle giornate con mia moglie e i nostri due bambini a giocare in giardino, passeggiare, guardare lo sport in TV, pitturare le zucche e scolpire su alcune di esse faccine di fantasmi e gufi in vista della celebrazione di Halloween, non ho fatto altro che ripensare a un articolo di un paio di settimane fa che ho letto e che mi ha creato un senso di inquietudine. Infatti, dopo 8 mesi surreali, leggendo l'articolo mi è subito venuto in mente da dove siamo partiti, un piccolo gesto dicevano...
Questo è l’articolo che ho tradotto per voi:
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Milton Mayer (1908-1986) era un giornalista ebreo americano discendente da una famiglia tedesca. Per capire meglio come il Nazismo riuscì a diventare un movimento di massa e ad avere il sopravvento, Mayer viaggiò in Germania e intervistò un gran numero di tedeschi, persone ordinarie vissute nel periodo fra il 1933 e il 1945 in luoghi e momenti diversi e di diversa provenienza culturale, [Per chi non lo conosce, l’opera più importante di Mayer fu “They Thought They Were Free: The Germans, 1933-45”, ovvero “Pensavano di essere liberi, I Tedeschi, 1933-1945”].
Una delle persone intervistate da Mayer spiegò: ”Ogni passo era così piccolo, minuscolo, ben giustificato e senza apparenti conseguenze tangibili che, a meno di essere distaccati dall’intero processo per riuscire a vedere le cose con un occhio esterno, sarebbe stato impossibile comprendere cosa stesse succedendo e a cosa avrebbero portato tutte quelle “piccole misure. Proprio come accade al contadino che ogni mattina vede il grano crescere piano piano nel proprio campo e un giorno, finalmente, lo vede pronto per essere raccolto, allo stesso modo in Germania le persone assistettero a quella lenta evoluzione, arrivando finalmente un bel giorno a capire e comprendere tutto. Quel giorno, però, era ormai troppo tardi”.
"Ogni azione, ogni occasione, era sempre peggiore di quella precedente” continuò. “Ma solo di poco, solo 'leggermente' peggiore. In modo che le persone aspettassero la prossima mossa, e la prossima ancora. Tutti aspettavano che accadesse qualcosa di grosso tale da spingere la gente a unirsi per formare una certa resistenza”.
Ti suona familiare, non è vero?
"In quel momento tu però non vuoi agire, non vuoi prendere l’iniziativa, neppure soltanto per criticare. Non vuoi esporti per evitare problemi. Lo sai perché no? Perché pensi che non sei il tipo di persona in grado di fare qualcosa del genere, di così audace, coraggioso…”.
E qui la persona intervistata sferra il colpo mortale all’umanità.
"Ma quel qualcosa di eclatante, quell’occasione di fare qualcosa con decine, centinaia e migliaia di persone compatte e unite tra di loro, non si verifica mai. Questo è il problema. Se l’ultimo atto dell’intero regime, il peggiore di tutti, fosse stato messo in scena immediatamente dopo il primo, dopo quella prima insignificante misura restrittiva, allora sì che migliaia, milioni di persone sarebbero rimaste abbastanza scioccate al punto di reagire e fare qualcosa. Per esempio, immagina che le camere a gas degli ebrei fossero state introdotte nel 1933, subito dopo che in Germania iniziarono a comparire i cartelli nelle vetrine dei negozi per distinguere le attività di proprietà dei tedeschi da quelle degli ebrei. Questa cosa sarebbe condannata immediatamente come un fatto inaccettabile".
Ma ovviamente non è questo quello che successe. Nel mezzo ci sono stati centinaia di piccoli passi, alcuni così piccoli da essere impercettibili, in modo da preparare le persone al passo successivo senza creare uno shock. Lo step C non era molto peggio dello step B, e se tu non ti eri opposto allo step B, perché avresti dovuto farlo allo step C? E così via per lo step D e tutti gli altri.”
Capisci in che direzione stiamo andando?
Lo ammetto, è drammatico soltanto il fatto di fare un paragone fra quello che sta succedendo nel 2020 e la Germania Nazista di ottanta anni fa. Lo so che persone di ogni schieramento politico si sono abituate per tanto tempo a chiamare “Hitler” ogni leader di cui non condividono il pensiero al punto che sentirne il nome adesso fa alzare gli occhi al cielo per l'esasperazione.
Ma il punto è proprio questo. Hitler, e gli altri come lui, sono saliti “realmente” al potere. Hanno "davvero" manipolato i propri cittadini per far accettare loro disegni diabolici fatti di piccole misure, una dopo l’altra, fino al punto di avere il potere assoluto di compiere tutte le cose terribili che hanno fatto. C’è una ragione per cui spesso ricorriamo all’analogia della “rana bollita”. C’è un percorso comune che i governi malvagi seguono nel ridurre le persone in schiavitù e nonostante questo riescono sempre a farla franca.
Stiamo facendo attenzione? Stiamo davvero facendo attenzione a quello che sta succedendo intorno a noi?
Un paio di settimane fa, mi hanno colpito due storie che mettono in risalto come le cose stiano scivolando velocemente verso qualcosa che nessuno di noi avrebbe accettato soltanto otto mesi fa.
Il primo è un fatto avvenuto a Moscow, una piccola cittadina americana nello stato dell’Idaho. Alcuni fedeli cattolici sono stati arrestati perché stavano facendo un “sing-in” (pensatelo come un sit-in, ma fatto in piedi e cantando), come forma di protesta verso il sindaco che aveva esteso lo stato di emergenza, considerato ingiustificato. Al momento della scrittura dell’articolo originale, la contea di Latah aveva 377 casi riscontrati di COVID e zero decessi su una popolazione di circa 37250 persone. Una percentuale di casi riscontrati pari all’1%.
In questo video è possibile vedere l’arresto di una coppia colpevole di cantare insieme ad altri pacifici manifestanti. Un altro video più lungo mostra come la coppia abbia discusso in maniera assolutamente pacifica e civile con gli ufficiali in divisa al momento dell’arresto.
Come siamo arrivati a questo punto? Quando tutto questo è diventato normale?
Il secondo fatto che mi ha lasciato basito si è verificato in uno stadio di football americano all’interno di una scuola. Questo video mostra come una donna fosse seduta sulle gradinate insieme alla mamma e ai loro bambini. Un agente in divisa si è avvicinato perché la donna non stava indossando la mascherina, anche se era “socialmente distanziata” dagli altri ed era seduta soltanto con i membri della propria famiglia. A quel punto è iniziata la discussione fra la donna e l’ufficiale di polizia.
La discussione si conclude quando il poliziotto utilizza il taser (una pistola che emette una scarica elettrica per stordire la persona ed evitare che opponga resistenza). Tutto questo davanti alla mamma e ai propri bambini, senza nessuno che alzi un dito o dica nulla per fermare il dramma che si stava verificando. Ovviamente la partita in campo è andata avanti come nulla fosse.
Credo che sia proprio questa la parte che più sconvolgente di questi video. Ognuno rimane seduto al suo posto. Nessuno fa nulla. Tutti lasciano che le cose succedano senza intervenire. Le persone sugli spalti parlottano sottovoce, magari dicendo al vicino che si tratta di un atto ingiusto, o si limitano a riprendere la scena con il telefonino. Ecco, vedere tutte queste persone nella mia nazione (e in tutto il resto del mondo!!!) non fare nulla di fronte a questi episodi, mi fa tornare in mente ciò che quelle persone avevano raccontato a Milton Mayer nelle sue interviste.
Noi sappiamo, lo abbiamo sempre saputo, che i governi hanno la tendenza a diventare autoritari. I padri fondatori americani, quelli che hanno stilato la costituzione americana, ci avvisarono. La storia ci ha avvisato, più volte. I sopravvissuti dei regimi fascisti ci hanno avvisato, per decenni. Tanti scrittori ci hanno avvisato con i loro libri. Anche io ho scritto diversi libri sul modo in cui i governi usano la paura per manipolare le persone portandole ad accettare (in alcuni casi anche a richiedere) la sospensione o l'usurpazione di certi diritti fondamentali dell'essere umano.
Quando le persone vengono arrestate per il solo fatto di cantare canzoni o inni religiosi senza coprirsi il volto, allora vuol dire che abbiamo un problema serio.
Quando alle madri vengono sparate scariche elettriche di fronte ai loro bambini perché non si coprono il volto mentre sono sedute all’aperto, allora vuol dire che abbiamo un problema serio.
Quando tutto questo finirà? Quanto tempo deve ancora continuare tutto questo? Fino a che punto dobbiamo arrivare? Che cosa possiamo fare?
Io credo che stiamo raggiungendo un punto di non ritorno, dove se la società si abituerà ad accettare tutte le piccole e medie violazioni dei nostri diritti, senza che nessuno dica niente per quelle più grandi che presto seguiranno.
Che cosa puoi fare tu? Che cosa vuoi fare tu adesso? Iniziare a leggere e capire il senso dei libri dei gemelli Tuttle sarebbe la prima cosa da fare per contribuire a creare una generazione di persone migliori.
Connor
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Ecco, questo articolo era stato scritto il 25 settembre dall’autore della serie dei gemelli Tuttle, Connor Boyack, di cui con mio fratello Francesco abbiamo tradotto in italiano 8 libri totalmente innovativi per bambini nella fascia d’età 5-13 anni. Questi libri sono stati ideati per insegnare ai bambini quei principi che non impareranno mai a scuola e che li aiuteranno ad aprire le loro menti maturando nel tempo uno spirito critico.
Attraverso le storie di Ethan ed Emily Tuttle, bambini e ragazzi possono imparare in maniera semplice e divertente quei principi fondamentali di libertà, economia, libero mercato, imprenditorialità, cosi come il rispetto, la pace, l’amicizia, e molti altri ancora.
Una sana lettura può davvero aiutare a formare menti aperte e capaci di capire il mondo, interpretare quello che succede intorno a noi, e promuovere una società libera e responsabile. Non dimentichiamocelo mai.
Marco