23 Luglio 2021
Questa mattina, dopo aver portato i miei bambini al campeggio estivo, mi sono fermato a fare due chiacchere con altri genitori nel parco. Era una bella giornata, calda ma con un piacevole venticello. Dopo i saluti, mi sono messo in macchina, pronto a tornare in ufficio per un proficuo venerdi di lavoro. Come al solito ho dato un’occhiata alle notizie del giorno… e tutto è diventato subito più grigio!
Non riesco ancora a credere a ciò che ho letto. Dopo aver visto un tweet nelle mie notifiche di posta elettronica, sono andato a verificare sulle pagine web dei principali quotidiani nazionali per capire se era tutto vero e non fosse invece una fake news. Con enorme disappunto, ma non minimamente sorpreso, ho realizzato che era tutto vero. Mario Draghi, per tanti il salvatore dell’Italia, l'ennesimo salvatore dell’Italia”, ha veramente detto quelle cose. Sono perfino andato ad ascoltare la conferenza stampa di ieri con i ministri Cartabia Speranza.
Si, era tutto vero!
Mi è si gelato il sangue. Testuali parole: “..due cose: l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente, non ti vaccini, ti ammali muori, oppure fai morire. Non ti vaccini, ti ammali, contagi, lui, lei muore, questo è. Secondo, senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo…”.
Mi vengono ancora i brividi a riascoltare queste parole, dette in conferenza stampa davanti alle televisioni, i giornali nazionali, 60 milioni di italiani e con le orecchie di tanti altri in giro per il mondo intero. Figuratamente, mi bolle il sangue. Non riesco ad accettare quello che ho ascoltato. E’ un oltraggio a tutto, alla pazienza delle persone, alla volontà di fare un ulteriore sforzo per uscire da questo manicomio in cui siamo finiti, all’intelligenza umana.
Ci sono tantissime cose che potrebbero essere dette su queste frasi pronunciate da un personaggio accolto a braccia aperte da tanti ma che dovrebbe essere portato direttamente davanti ad un giudice per direttissima e condannato per provocato allarme e chissà quanti altri crimini. Cito solo un articolo del codice penale:
Non sono un avvocato e non voglio andare oltre, ma lascio i commenti a chi è esperto in materia. Per quanto mi riguarda, in qualità di genitore di due bambini di 3 e 6 anni, vorrei soltanto dire un paio di cose. Nel caso chi legge post e articoli dei gemelli Tuttle non lo sappia, a scrivere sono io, Marco Carbone, residente da tanti anni in America perché sposato con un'americana. Il mio sogno? Tornare un giorno nel paese dove sono cresciuto e continuare da dove ho lasciato, per far conoscere ai miei bambini la meravigliosa Italia. Far capire loro come il nostro paese sia la patria della civiltà e della cultura, dove la pizza e gli spaghetti sono si buonissimi, ma lo spettacolo dell’arte, della storia, della natura, degli italiani batte chiunque e qualunque cosa in giro per il mondo.
Vorrei che i miei bambini possano passare del tempo con i miei genitori di 91 e 83 anni, fortunatamente ancora vivi e in buone condizioni di salute. Vorrei vederli giocare insieme, mangiare insieme, parlare insieme, e non davanti ad uno schermo del computer da oltreoceano. Ho acquistato dei biglietti aerei per Natale, e dopo aver cancellato più volte in passato, spero di poterli finalmente riabbracciare. Ma adesso non ne sono più sicuro!
Le parole di questo personaggio, che come tanti altri prima di lui è passato - ina direzione o nell'altra - da istituzioni (forti) bancarie alle poltrone massime dell’istituzione per eccelenza, il governo, sono come un colpo al cuore, o una coltellata alle spalle. Vedetela come vi pare.
Non è assolutamente vero che se non ti vaccini muori. Punto! Le parole del presidente del governo sono pesantissime, esprimono un ricatto inaccettabile. Lasciano presagire un altro inverno di passione per milioni di italiani. Se non succederà niente di straordinario, chiuderanno tutto di nuovo, i milioni di italiani in condizioni di povertà aumenteranno ancora, le case farmaceutiche continueranno a fare soldi a palate, mentre i comuni mortali andranno avanti a scrivere su blog, social, pagine web, contro la farsa che stiamo vivendo. Vax contro no-vax, ovvero tutti contro tutti, mentre chi comanda fa quello che vuole. La situazione diventerà insostenibile e ci attendono tempi durissimi.
Al confronto, quello che abbiamo vissuto dal marzo 2020 sarà stato soltanto uno scherzo!
Il mio pensiero va ai miei bambini. Li attende molto probabilmente un altro anno a scuola con la mascherina sul volto, con l’angoscia di lavarsi le mani se per caso un compagno di classe li tocchi.. e non dico di banco perché non hannno idea su cosa voglia dire avere un compagno di banco, grazie all'assurdità del social distancing. Probabilmente (per i miei figli) un altro anno senza vedere i nonni, un altro anno in balia di politici criminali che pretendono di passare come salvatori del genere umano quando l’unica cosa che vogliono salvare è il loro portafogli, i loro protetti al potere, le multinazionali, le case farmaceutiche e gli altri pezzi da 90 al potere.
Stasera leggerò di nuovo al mio bimbo più grande il libro “I gemelli Tuttle imparano la legge”. E nel farlo mi fermerò volutamente sulla frase “i cattivi possono essere nel governo”. Perchè il mio ruolo come genitore è quello di metterlo in guardia dai pericoli che i bambini come lui corrono la fuori, nel mondo. Quale è il pericolo numero 1? Ovvio, i governanti.
La questione è ovviamente più complicata; non starò certo a spiegare a mio figlio di 6 anni cosa sia la questione monetaria, la crisi cubana, gli effetti del lockdown sull'economia di un paese, la questione razziale. Avrà tempo di affrontare adeguatamente questi problemi negli anni a venire e io gli sarò accanto. Ma adesso è importante inziare con lui una conversazione, in modo semplice e adeguata alla sua età. E’ fondamentale che lui inizi a capire che il mondo è complicato e che lui, con la sua cultura, la sua conoscenza, il suo ragionamento, la sua capacità di interpretare le cose, dovrà fare del suo meglio per migliorare questo mondo. Il futuro è suo, e di quelli come lui.
Soprattutto, il suo futuro è adesso, è già iniziato!
La call for action è questa. Parlare con i nostri bambini, farlo adesso, quando sono ancora piccoli. Non aspettare oltre, lasciandoli nel limbo di una infanzia e adolescenza che gli viene negata da oltre 16 mesi. Loro sono il nostro presente e il nostro futuro. Non è più il tempo di rimanere a guardare e aspettare passivamente che le cose tornino alla normalità. È tempo di dare attivamente il nostro contributo, minimo ma estremamente importante, nella lotta in difesa della libertà. Dobbiamo farlo per noi, ma soprattutto per i nostri figli e per le generazioni future.
Marco
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